

Pilgrimage
19,90€
L'Arte crudele di Matteo Basilé
Il catalogo ripercorre dieci anni di lavoro del grande fotografo Matteo Basilé, raccontati attraverso l'esposizione di circa 50 lavori tratti dalle sue più importanti serie. Atmosfere surreali e visionarie raccontano aree geografiche diverse, contesti sociali lontani fra loro, tra Oriente e Occidente, reale e surreale.
"Proprio l'idea della perdizione è caratteristica delle invenzioni solitarie di Basilé che, come Modigliani, rappresenta soltanto personaggi solitari, a cui spesso è richiesto di scegliere un abito, un travestimento, un costume che li rende drammatici, disperati o tragici.
In questo il sadismo nell'opera di Basilé si esprime come nel teatro di Carmelo Bene, per una singolare e non voluta consonanza. Dal teatro della crudeltà a un'arte crudele anche masochistica. Ma impeccabile, incorruttibile, senza inganni sentimentali".
Dall'introduzione di Vittorio Sgarbi


Caratteristiche dell'opera
Testi di Vittorio Sgarbi, Gian Ruggero Manzoni, Achille Bonito Oliva, Gianluca Marziani
Formato 23x30 cm
Pagine 128
67 immagini a colori
Copertina rigida
Edizione italiano-Inglese
Un sogno dentro un sogno
"Matteo Basilé fa parte di un'antica famiglia di artisti che, però, non sono parenti tra loro: ognuno di loro, pittore o scultore, ha adottato linguaggi autonomi e diversificati. Matteo Basilé usa la fotografia digitale per fare pittura, utilizzando la protesi linguistica del computer, capace di ampliare ogni visione e dare profondità alla splendente superficie dell'immagine".
"Colui che crea è l'artefice, Basilé colui che stabilisce l'artificio, il dio del sogno e il dio che sogna".
Dal testo per il volume di Achille Bonito Oliva
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