Il desiderio dell’uomo di incontrare il suo unico Dio vive nelle pennellate travolgenti degli affreschi della Cappella Sistina. Volta e Giudizio Universale esprimono più che mai questa istanza interiore ancestrale; Michelangelo Buonarroti è il protagonista del Rinascimento che ha rappresentato questo mistero attraverso modalità capaci di emozionare in eterno gli uomini di ogni credo, religione e paese.
Nel dualismo tra fisicità dei corpi possenti, gesti perentori, punizioni e sacrifici con la meraviglia della creazione, del sacro, dell’inizio e della fine di ogni cosa, vive l’intensa convinzione rinascimentale ancor oggi vibrante: l’arte e la bellezza avvicinano alla conoscenza del mistero divino e dell’ignoto spirituale.
Nel dualismo tra fisicità dei corpi possenti, gesti perentori, punizioni e sacrifici con la meraviglia della creazione, del sacro, dell’inizio e della fine di ogni cosa, vive l’intensa convinzione rinascimentale ancor oggi vibrante: l’arte e la bellezza avvicinano alla conoscenza del mistero divino e dell’ignoto spirituale.
Con il confronto con l’opera michelangiolesca, gli Artisti qui coinvolti manifestano questo duplice, stimolante, desiderio; raccogliere le suggestioni del grande Maestro del Rinascimento e della sua lezione epocale per portarsi vicino al mistero universale che da sempre tormenta ed esalta la vita degli uomini.